Nelle viscere di una città fuori dal tempo, in un mondo devastato e ormai irriconoscibile, scopriremo insieme il disperato piano di sopravvivenza del puparo siciliano Marcello.
Regista, sceneggiatore e fotografo. Diviene famoso, tra gli anni Ottanta e Novanta, per aver girato con Franco Maresco, compagno di tutti i suoi lavori, Incertamente! Cinico TV 1991-1996 (1997), destinato alla televisione e trasmesso su Rai 3. I toni dissacranti sono caratteristici anche dei lavori successivi. Il primo lungometraggio è Lo zio di Brooklyn (1995), tra gli altri seguono Totò che visse due volte (1998), accusato di blasfemia e bandito dalla TV italiana, e Il ritorno di Cagliostro (2003), presentato in concorso al 60° Festival di Venezia nella sezione Controcorrente. Come direttore della fotografia esordisce in Tano da morire (1997), di Roberta Torre, e il capolavoro è Vincere (2009), di Marco Bellocchio, che gli vale un Nastro d'argento e un David di Donatello. Nel 2012 arriva il primo lavoro di cui cura la regia senza la collaborazione del collega di sempre, è il caso di È stato il figlio, che vince il Premio al miglior contributo tecnico per la fotografia alla 69ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.