Per aver raccontato con un linguaggio crudo, asciutto e teso cinque storie diverse di chi quotidianamente si confronta con la guerra, con il mare, con il martirio delle terre, dei confini e dell'anima.
E per aver saputo immergere lo spettatore, con una camera mossa ed empatica, nei drammi della perdita, della morte, della fuga. La lotta per la vita ha tante facce ma un solo dolore.