Shahrokh, novenne a cui è stato attribuito il genere maschile alla nascita, viene umiliata e allontanata da famiglia e amici, in quanto ha cercato di adattarsi alla sua nuova identità e ha fatto coming out. Dopo aver sopportato diverse disavventure, Shahrokh si presenta davanti ai suoi compagni indossando abiti femminili.
Mehrdad Hassani, classe 1986, è un artista poliedrico originario di Rafsanjan, Iran, ed ha iniziato il suo percorso da adolescente nei gruppi teatrali scolastici. La sua passione per la scultura è sfociata in una fortunata mostra a Kerman. Nel frattempo, ha continuato ad operare nel mondo della fotografia e dell’audiovisivo, producendo cortometraggi di fantasia e lavorando come consulente di registi e designer. Hassani ha inoltre seguito corsi di regia e recitazione con Asghar Farhadi e Hamid Samandarian, laureato alla Sooreh University di Teheran, ha diretto cinque cortometraggi, ottenendo 16 riconoscimenti internazionali. La sua filmografia include “Silence” (2013), che fa luce sulle atrocità perpetrate dal regime dei Talebani; “Daughter” (2016), che racconta gli sforzi di un’infermiera per salvare una ragazza dall’ISIS; e “Adjustment” (2022), la storia di un giovanissimo che abbraccia la propria identità transgender, che gli è valso importanti premi al Zoom e al Busan film festival.