Gli avevo reso omaggio la settimana scorsa, in occasione del mio viaggio in Cina, visitando “la città proibita”, dove ebbe l’onore di entrare per la prima volta con una troupe televisiva per girare il suo “Ultimo Imperatore”, uno dei suoi grandi capolavori. Bernardo Bertolucci ci ha lasciato.
Se n'è andato dopo una lunga sofferenza su quella sedia a rotelle che non gli permetteva di essere presente a tutti i suoi impegni. Contattato personalmente più volte per rendergli omaggio all’Ischia Film Festival con un premio alla carriera, aveva sempre rifiutato poiché era impossibilitato a salire al Castello Aragonese nelle sue condizioni. Palma d’Oro, due Oscar e un Leone d’Oro. L’unico italiano ad aver vinto un Oscar per la regia, tra i registi italiani più rappresentativi e conosciuti a livello internazionale, ci lascia un patrimonio inestimabile di cinematografia: Da "Novecento" all’"Ultimo tango a Parigi" , dal "Conformista" a "Il Te nel deserto". Grazie Maestro, ci hai regalato la fiducia, hai dimostrato che il cinema italiano può essere competitivo ed internazionale. Resterai per sempre il mio “ultimo imperatore”.