Ai tempi del coronavirus. Matteo è un ipocondriaco che vive con la madre. Per il suo atteggiamento compulsivo litiga spesso con lei, trovando pace solo su internet, dove è in contatto con i suoi unici amici e con un nipote che sogna di diventare uno scrittore di fantascienza. Un giorno il pc si guasta. Arriva in casa un tecnico, Roberto, che, dopo la riparazione, viene avvertito dall’ASL di doversi mettere subito in isolamento. Dopo averlo rinchiuso in uno sgabuzzino, Matteo capirà che non può esimersi dallo stabilire con l’intruso una forma di comunicazione, confrontandosi così con gli spettri del suo passato.
Eduardo Cocciardo è nato a Ischia nel 1975. Laureato in Lettere Moderne, indirizzo Musica e Spettacolo è scrittore, attore, regista teatrale e cinematografico. Ha studiato tra gli altri con Dario Fo. Nel 2003 ha vinto il premio come miglior testo al Festival Nazionale del Cabaret di Torino. Autore di numerose commedie teatrali, cortometraggi, mediometraggi, documentari. Nel 2015 ha pubblicato il suo nuovo romanzo, Gli Alfabeti della Morte (Edizioni Arpeggio Libero). Oltre ai suoi impegni teatrali e cinematografici, insegna recitazione teatrale e cinematografica, storia del teatro e del cinema presso il Centro Arti Creative Teresa Coppa di Forio d'Ischia.