Il film racconta la storia vera di Christopher McCandless, un giovane benestante che, subito dopo la laurea in scienze sociali, ottenuta nel 1990, ed aver donato i suoi risparmi all'Oxfam, abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista in cui non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau e London, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, con lo pseudonimo Alexander Supertramp. Durante il suo lungo viaggio verso l'Alaska, incontrerà sulla sua strada diverse persone ed una natura selvaggia ed incontaminata che, con il passare del tempo, gli farà comprendere che la felicità non è nelle cose materiali che circondano l'uomo o nelle esperienze intese come eventi indipendenti e fini a se stessi, ma nella piena condivisione e nell'incontro incondizionato con l'altro.
Figlio di un regista televisivo, Leo Penn, e di un'attrice, Eileen Ryan, Sean Penn è un’icona del cinema americano con alle spalle una carriera di circa 30 anni. Nel 1981 fa il suo esordio al cinema in "Taps - Squilli di Rivolta", e conferma il suo valore di giovane divo due anni dopo in "Bad Boys".. Nel 1991 firma il suo primo film da regista, The Indian Runner (Lupo solitario), presentato al Festival di Cannes. Le pellicole a cui prende parte sono sempre selezionate con intelligenza: compare in “U-Turn”, “She’s so lovely”, “Carlito’s way”, “Dead man walkin”, “La sottile linea rossa”, “Accordi e disaccordi”, “21 grammi”. Per la prova offerta in “Mystic river” (unanimemente considerata la sua migliore interpretazione), conquista il premio Oscar. “Into the wild” è il suo quarto film da regista.