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Ischia Film Festival, anteprime dal mondo: dal dramma palestinese alla love story finlandese


Applausi per il viaggio di dolore e speranza di Abu Omar, stasera il focus sulla Russia

21 Krispel Verchik[ISCHIA, 2 LUGLIO 2021] - Occhi puntati sulle ultime proposte internazionali del cinema indipendente nell’Ischia Film Festival. Il Castello Aragonese si è trasformato in palcoscenico per anteprime che hanno raccontato al pubblico storie, emozioni e punti di vista provenienti da ogni parte del mondo. Ad aprire la sesta serata, in Piazza d’Armi, la pellicola “Est – Dittatura last minute” di Antonio Pisu. Per la categoria Best of, il film, con un salto nel 1989, racconta di tre ragazzi che decidono di lasciare la tranquilla Cesena in cerca di avventura nell’Europa dell’est.

La seconda serata ha fatto spazio a un film dai toni diversi. È stato proprio il regista israeliano Roy Krispel, insieme alla protagonista femminile della storia interpretata da Shany Verchik, a introdurre il suo lavoro, “Abu Omar”. Sotto un coprifuoco militare, Salah si mette sulla strada per attraversare il confine israeliano portando il figlio morto Omar in una borsa. Un lungometraggio, in anteprima italiana, che per la tematica affrontata smuove le coscienze ed emoziona. Anche perché fotografa la realtà.  “È una storia vera – ha raccontato Krispel - è partito tutto da una fotografia scattata da un giornalista tredici anni fa. Un padre cercava di superare un checkpoint una visita medica al figlio malato. Diversi anni dopo ho cominciato a lavorare su questo tema e a guardare con occhi diversi la storia”.

In Cattedrale dell’Assunta Bruno Gascon, regista dell’anteprima italiana “Sombra”, ha introdotto la storia di una madre e di un figlio in un caso di rapimento irrisolto.  A seguire, il cortometraggio italiano “Mezzanotte” diretto da Giuseppe Carrieri, presente all’incontro con il pubblico. Due giovani adolescenti del rione Scampia trascorrono insieme una serata, consegnando pizze. Si rivelerà una significativa esperienza. E poi ancora “Stanbrook”, in anteprima italiana, diretto da Óscar Bernàcer. Una fotografia sulla Spagna del 1939, che si avvia verso la fase finale della guerra civile.

Infine, in anteprima europea, “Days of ignorance” dell’iraniano Abolfazl Tajik, che ha mostrato la vita di un uomo di 84 anni, ultimo sopravvissuto dei feltrai rurali nella regione di Neyshabur.

Alla terrazza casa del Sole si è partiti con “Due feriscono, tre guariscono”, un film collettivo risultato da una residenza artistica che si è svolta nel luglio 2020 a Pisticci, e che ha visto la partecipazione di cinque giovani registi under 35: Elisa Baccolo, Daniele De Stefano, Martina Lioi, Walter Molfese e Beatrice Surano, presenti per illustrare il progetto.

Ancora l’impegno del cinema indipendente con “On island west”, lavoro ambientato in un Regno Unito distopico inondato dal cambiamento climatico. Anteprima assoluta in concorso per la sezione Location negata, introdotto dalla regista Carolyn Saunders e dalla produttrice Victoria Thorson.

Infine, “What we don’t know about Mariam” dell’egiziano Morad Mostafa che riprende il momento in cui il rapporto tra marito e moglie degenera, in seguito ad una visita medica in un ospedale pubblico.

Ha chiuso la serata l’anteprima assoluta del regista cinese Hehe Mi, “Mr. Motor”. Una storia che racconta le difficoltà di un piccolo villaggio: quando un uomo realizza il sogno di diventare insegnate, si scontra con la carenza di risorse che educative e inizia una lotta per dare migliori opportunità ai suoi studenti.

Il festival stasera propone in Piazza d’armi il film “Tutti per Uma” della regista Susy Laude, passando all’anteprima assoluta “Le café de mes souvenirs” del regista finlandese Valto Baltzar. La Cattedrale dell’Assunta accoglierà la pellicola “Arca russa” del celebre regista Aleksandr Sokurov, e a seguire, l’anteprima internazionale “Admiral Tchumakov” diretto da Laurier Fourniau e Arnaud Alberola. Infine, la terrazza Casa del Sole ospiterà due cortometraggi italiani “Talking dreams” del regista Bruno Rocchi, e “Zheng” di Giacomo Sebastiani. A chiudere la settima serata il film “Aylesbury Estate” di Carlotta Berti.

Domani gran finale con il gala di premiazione alla Cattedrale dell’Assunta al Castello Aragonese.

L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del Presidente della Repubblica, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC.