Cinema, dalle farfalle di Scampia alle fattorie del Brasile: l’ambiente da salvare all’Ischia Film Festival
Cinema, dalle farfalle di Scampia alle fattorie del Brasile: l’ambiente da salvare all’Ischia Film Festival
Messaggi contro la globalizzazione e per la tutela delle identità nella rassegna, in programma dal 27 giugno al 4 luglio (con ospiti dal vivo)
Dalle grandi domande post-pandemia all’impegno della generazione di Greta Thunberg: il futuro del pianeta, attraverso la salvaguardia degli ecosistemi e delle identità dalla pervasività della globalizzazione, ispira molte delle opere in concorso alla diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma in forma ibrida dal 27 giugno al 4 luglio sull’isola verde, con la presenza – tra gli altri – di Sergio Rubini, Marco D’Amore, Lillo & Greg, Giampaolo Morelli e una parte del cast della seconda stagione della serie tv Rai-Hbo “L’amica geniale”. “Viviamo tempi in cui la riflessione sullo stato di salute del Pianeta è quasi d’obbligo – spiega il direttore artistico del Festival, Michelangelo Messina - e non poteva non riflettersi nell’estetica e nei contenuti di una parte consistente delle 55 opere in concorso, che saranno tutte fruibili sul portale www.ischiafilmfestivalonline.it”.
Qualche esempio? La cura del verde pubblico di Scampia, periferia-nord di Napoli, dal degrado e dall’indifferenza, ispira “Il corridoio delle farfalle” di Andrea Canova e Claudia Brignone (sezione Scenari Campani): gli insetti impollinatori diventano una icona di bellezza e resistenza.
Imprescindibile anche il tema dello smaltimento dei rifiuti, sviscerato da Katey Wilson nel suo “The waste trade”, che pone l’accento su corruzione e incompetenza alla base degli errori della Regione Campania, e non solo, nella gestione dei rifiuti.
Ancora animali, e nello specifico insetti, per un’opera in concorso tra i cortometraggi, “Ape regina”, una romantica pellicola di Nicola Sorcinelli, che racconta la storia della settantenne Elsa, alle prese con cinque arnie vuote e con la necessità della salvifica presenza di una nuova ape regina.
Nel festival che celebra il rapporto dei film con le location, il Brasile ospita “Lugar Algum” di Gabriel Amaral (sezione cortometraggi), che esplora un altro tema fondamentale della contemporaneità, con il protagonista, Nego, che si scopre costretto a rinunciare al legame con l’amata terra, apprendendo che la fattoria dove vive e lavora sarà venduta.
Tutela delle identità e difesa dalla globalizzazione sono anche il filo conduttore di “The Last Headhunters” (fuori concorso) di Marco Del Lucchese e Cosimo Gragnani, frutto di 20 giorni di esplorazione di una decina di tribù di cacciatori di teste del Nagaland, terra di confine tra India e Myanmar. Rimasti inconquistati per secoli, i Naga stanno vivendo il passaggio alla modernità che sta trasformando rapidamente i loro usi e i loro costumi. L’episodio pilota è parte di un progetto più ampio di tre documentari relativi a tribù diverse, le cui tradizioni rischiano di essere spazzate via dalla modernità.
L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con l'assegnazione della Medaglia del Presidente della Repubblica, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del BiBACT.