Bernardo Bertolucci
BERNARDO BERTOLUCCI , L’UOMO CHE AMAVA IL CINEMA
A cura di Antonio Maraldi
A commento di una mostra fotografica a lui dedicata, realizzata a Parma ad inizio secolo, Bernardo Bertolucci scriveva: “ Percorrendo [questo itinerario] mi pare di entrare in uno stato di semi sonnambulismo. E credo anche di intuire il perché. Queste foto non rappresentano i miei film, ma l’inconscio dei miei film. Che è lo specchio del mio.” (Bertolucci Images, Maria Pacini Fazzi Editore 2001). La fotografia quindi segnata da una doppia valenza, chiamata a documentare il concreto del set e a farsi simbolo del recondito del racconto. Ma non solo, perché come si può verificare direttamente in questo omaggio fotografico che va da La commare secca (1962), esordio che nasce in ambito pasoliniano (e del suo rapporto con Pasolini sono inserite anche due foto, una legata a una presentazione letteraria e l’altra alla frequentazione del set de La ricotta) a Io ballo da sola (1996). Questa galleria rende infatti evidenti alcune delle caratteristiche del cinema bertolucciano, come il forte legame con l’Emilia, terra natia, l’amore per il cinema (Bertolucci è uno dei pochi autori segnato da un cinefilia sincera) e il suo senso dello spettacolo e della messa in scena. Diverse delle immagini sono firmate da Angelo Novi, uno dei grandi fotografi di scena del cinema italiano del trentennio ’60-’90, e suo collaboratore di fiducia, ma non mancano altre importanti presenze. Per quanto è stato possibile, si è cercato in questa esposizione di scegliere immagini - provenienti dagli archivi fotografici del Centro Cinema Città di Cesena -di un Bertolucci al lavoro sul set, in grado di restituire la sua autorevolezza e la sua passione.
La mostra è stata allestita presso il Carcere Borbonico del Castello Aragonese.
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