Skip to main content
EP logo RGB IT  Logo regione FCRC 1  LogoDGC aficlogo

Serata di premiazione dell'Ischia Film Festival 2015


Cos’è il cinema? La risposta degli ospiti del Festival viene raccontata in un video.

Si è aperta così la serata finale dell'Ischia Film Festival 2015: con i vincitori designati dalle giurie e gli ospiti che li hanno premiati.
Si è partiti subito con la sezione cortometraggi, vinta da Los huesos del frio di Enrique Leal. A consegnare il premio il giurato Maurizio di Rienzo, giornalista e critico cinematografico. La menzione speciale, invece, se l’è aggiudicata  Pomegranate is the fruit of Paradise di Teymour Ghaderi.

32. MeteA premiare il Miglior film documentario Marzia Mete, montatrice e membro della giuria documentari. La Mete confessa quanto sia stato difficile scegliere tra i tanti lavori in concorso e ringrazia il festival e i suoi colleghi per il perfetto lavoro di squadra. La regista dell’opera vincitrice Naked, non ha potuto raggiungere Ischia, ma ha inviato una lettera nella quale si dice molto felice che la prima europea del suo film sia stata proprio all’Ischia Film Festival.
Menzione speciale al film proveniente dal Burkina Faso Waiting for the (t)rain.

Les messagers si aggiudica invece il premio per la categoria “Location negata”, sezione che raccoglie i film ambientati in quei luoghi che rischiano di essere cancellati e distrutti, ma che vengono recuperati proprio grazie al cinema. Consegna il premio Bianca Nappi, attrice nota per i film con Ferzan Ozpetek, ma anche protagonista di due grandissimi successi recenti: Controra e Short skin.

Menzione speciale documentari a La cella zero. Il regista Salvatore Esposito racconta come, da fotoreporter, fosse naturale per lui raccontare questa storia anche attraverso la crudezza delle immagini. Ma si ritiene soddisfatto perché il suo lavoro ha attirato a tal punto l’attenzione da far sì che oggi siano in corso delle inchieste della magistratura sulla cella zero di Poggioreale.

Il momento più emozionante della serata è sicuramente stato ascoltare le parole di Pasquale Squitieri, molto dispiaciuto di non poter essere ad Ischia a causa di un incidente, ma sorprende gli amanti del suo cinema annunciando che girerà presto un film a Napoli. Squitieri ha voluto che il suo premio fosse ritirato da Leopoldo Mastelloni, amico, collega e meraviglioso interprete teatrale. Mastelloni ricorda che Squitieri, sebbene sia stato spesso poco considerato dalla critica, è in realtà un regista che ha reiventato i generi, anzi che ne ha creato uno suo. Consegna il premio il direttore artistico Michelengelo Messina, dichiarando che il prossimo anno proprio Squitieri sarà direttore di edizione e gli verrà dedicata una retrospettiva.

A seguire Peppe Borrone consegna il premio Epomeo alla miglior fotografia e sottolinea quanto siano importanti festival come questo, capaci di dare spazio a produzioni che altrimenti non arriverebbero mai in Italia ed è contento di prendere parte a questa bellissima macchina organizzativa.

 

Il premio Castello Aragonese per la miglior regia va invece a Edoardo De Angelis per Perez.
Sale sul palco a premiare il consigliere della regione Campania Nicola Marrazzo, che riconosce la necessità di sostenere manifestazioni di questo tipo e si augura in futuro che la politica possa contribuire maggiormente alla crescita di questi veicoli di cultura.
Si arriva così al premio più atteso della serata, l’Ischia Film Award per il miglior lungometraggio che va a 1000 Rupee note di Shrihari Sathe.
A consegnare il premio Maurizio Braucci, sceneggiatore e membro delle giuria di questa edizione del festival.
I ringraziamenti e i saluti di rito e anche la tredicesima edizione dell’Ischia Film Festival si conclude con grandissima soddisfazione e soprattutto con l’entusiasmo di ricominciare prestissimo a preparare l’edizione 2016.  

 

.