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Consegna del Premio Plinius 2013 a Diva Universal


Consegna del Premio Plinius 2013 a Diva Universal

per la serie anglo americana Downtown Abbey

 

downton[Ischia, 03/07/2013] Tra i due appuntamenti dedicati agli incontri “Parliamo di cinema” nella Cattedrale dell’Assunta al Castello Aragonese d’Ischia alle 21.00 si terrà la consegna del Premio Plinius 2013 a Diva Universal per “Downton Abbey”, la serie televisiva anglo-americana in costume, scritta campione d'ascolti ideata e scritta dal premio Oscar Julian Fellowes.

Nel 2011 Downton Abbey è entrata nel Guinness dei primati come show dell'anno più acclamato dalla critica, diventando la prima serie britannica a vincere tale riconoscimento ed ottenendo infinite nomination ai maggiori premi internazionali televisivi. Tra questi va ricordato il primato stabilito ai Primetime Emmy Awards, con un record di ben 27 nominations durante le prime due stagioni, i Golden Globe come migliore miniserie e migliore attrice non protagonista (a Maggie Smith) nel 2012, i due Emmy come migliore attrice non protagonista (sempre a Maggie Smith) nel 2011 e nel 2012, l’Emmy per la sceneggiatura ricevuto da Fellowes nel 2011, ed il SAG ricevuto dall’intero cast nel febbraio 2013.

Durante la serata evento organizzata dall'Ischia Film Festival in collaborazione con Diva Universal ritirerà il premio assegnato "per aver raccontato con delicatezza e misura i mutamenti socio-culturali dell'Inghilterra, promuovendo al contempo le location utilizzate verso il grande pubblico televisivo" Sophie McShera, l’attrice che veste i panni di Daisy, l'aiuto cuoca di Mrs. Patmore, e presenterà il primo episodio della versione integrale di "Downton Abbey", che Diva Universal manderà in onda in esclusiva per l'Italia a partire dal 10 luglio.

Seguirà la proiezione in anteprima del primo episodio in versione integrale di “Downton Abbey”.

Per “Parliamo di cinema” ad aprire gli incontri nella Cattedrale dell’Assunta alle 20.30 la giornalista e critica Maria Stella Taccone incontra Vittorio Storaro autore di cinematografia, direttore della fotografia italiano, vincitore di tre premi Oscar (per Apocalypse Now, Reds e L'ultimo imperatore) e del Ciak di Corallo premio alla carriera dell'Ischia Film Festival (2005), oltre a innumerevoli riconoscimenti.

Romano, classe 1940, Storaro è Presidente Onorario dell'Accademia della Luce ed ama definirsi Cinematographer. Inizia ad occuparsi di fotografia dalla primissima infanzia seguendo il lavoro del padre, proiezionista della Lux Film. Già all'età di 11 anni comincia a studiare fotografia nell'istituto Tecnico di Roma "Duca d'Aosta" e successivamente al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 1970 fino al 1993 ha curato la fotografia di quasi tutti i film di Bernardo Bertolucci. Nel 2005 è presidente della giuria del Festival internazionale del film di Locarno dove riceve l'Exellence Awards. È autore di Scrivere con la luce, enciclopedia di tre volumi frutto dell'esperienza del suo lavoro e di "Storaro/Covili - Il segno di un destino", viaggio tra cinema e pittura.

Alle 21.00 alla Casa del Sole c'è Aureliano Amadei per presentare il documentario “Il Leone di Orvieto” , dedicato a Giancarlo Parretti.

Amadei è un nome noto tanto sulla scena teatrale che su quella cinematografica. Debutta a teatro nel 2001 con la regia di “Unamunda” di David Ives per continuare una parabola ascendente di successi, culminati con gli innumerevoli riconoscimenti ottenuti per il film “20 sigarette”, tratto dal proprio romanzo scritto nel 2005 sull’attentato subìto a Nassiryia.