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L'Ischia Film Festival ricorda Carlo Rambaldi


RambaldiETMessinaCarlo Rambaldi, mago degli effetti speciali, membro del comitato d’onore dell’Ischia Film Festival, si è spento nella sua casa di Lamezia Terme, aveva 86 anni.

"Carlo Rambaldi è stato un grande artista, aveva sostenuto per primo l’idea di realizzare un festival cinematografico ad Ischia. Mi diede il suo sostegno sin dall’inizio, accettando di essere il primo presidente di giuria nel 2003 e continuando a frequentare il festival negli anni successivi fino a diventarne membro del comitato d’onore permanente.”

Inizia così il ricordo di Michelangelo Messina, l’ideatore e direttore artistico dell’Ischia Film Festival “Carlo Rambaldi è stato soprattutto un grande artista, pittore, scultore e mago degli effetti speciali, nonostante avesse vinto tre oscar per 'King Kong' di John Guillermin, 'Alien' di Ridley Scott e per l'E.T. l'extra-terrestré di Steven Spielberg, non se ne vantava affatto, era di un umiltà incredibile. Grazie al suo prezioso contributo il festival di Ischia ebbe da subito una forte visibilità mediatica e così l’anno successivo decidemmo di rendergli omaggio con una sua mostra personale nella Torre di Michelangelo, dove vennero esposti i suoi quadri futuristici, i suoi bozzetti, i prototipi delle sue creature, dall’originale E.T. che realizzò per il regista Steven Spielberg, al prototipo di Alien, quello di King Kong e soprattutto i suoi tre oscar. Ero così emozionato di custodire i suoi tre oscar che, per paura che li rubassero, ogni sera li spostavo dalla torre a casa mia” continua Messina. In pochi sanno che Carlo Rambaldi è stato anche il papà del Pinocchio televisivo, “in occasione della mostra collocammo delle foto inedite del maestro alla lavorazione della struttura/burattino del Pinocchio, e fu in quell’occasione che egli stesso davanti alla stampa raccontò della sua prima realizzazione del personaggio animato per il film del regista Comencini”.

Nato a Ferrara 86 anni fa, il mago degli effetti speciali è stato uno di quegli italiani che hanno meglio rappresentato quell'Italia artigiana del cinema che ci ha dato lustro nel mondo.  Amava il suo lavoro, fatto di bozzetti, disegni, schemi,  ma odiava il computer, diceva che svelava la magia del suo lavoro, sostenendo che il digitale costava molto di più della meccatronica. A Rambaldi bisogna riconoscere tanti altri capolavori ai quali ha contribuito con i suoi “effetti speciali”, 'Incontri ravvicinati del terzo tipo' (1977) sempre di Spielberg e 'Dune' (1984) di David Lynch, 'Terrore nello spazio' di Mario Bava e 'Profondo rosso' di Dario Argento.

rambaldi-diesegna-alla-torre“Aveva con se sempre la sua penna” conclude Messina “con cui disegnava i suoi bozzetti, ovunque si trovasse, così come fece nella serata finale della prima edizione dell’Ischia Film Festival quando a causa della improvvisa pioggia fummo costretti a ripararci nella Torre di Michelangelo e lui, istrione, disegnò su una parete un E.T. con l’ombrello in mano al festival. Tra i suoi ricordi mi torna in mente il racconto di quando ritirò gli oscar: non parlando inglese, al primo disse “thank you”, al secondo “thank you very much” e al terzo “thank you very very much”. Mi piace ricordare così Carlo Rambaldi per la persona umile e geniale quale era e ringraziarlo anch’io tre volte: per l’uomo, l’artista e l’amico dell’Ischia Film Festival. Addio Carlo.”