The Horizon we look at
THE HORIZON WE LOOK AT - FONDAZIONE 3M
A cura di Roberto Mutti
Fondazione 3M - ETS porta i temi della sostenibilità sociale e ambientale alla 21ª edizione dell’Ischia Film Festival, in programma dal 24 giugno al 1 luglio 2023 nella splendida cornice del Castello Aragonese di Ischia. Il Festival, unico concorso cinematografico che attribuisce un riconoscimento artistico alle opere, ai registi, ai direttori della fotografia ed agli scenografi che hanno rappresentato la realtà umana, storica e sociale di location italiane o straniere, promuovendone le bellezze paesaggistiche e l’identità culturale, ospiterà la mostra fotografica collettiva “The Horizon We Look At” dedicata ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite. L’esposizione “The Horizon We Look At”, a cura da Roberto Mutti, invita a riflettere sul futuro della sostenibilità ambientale e sociale, in linea con la vocazione primaria di Fondazione 3M, ovvero utilizzare il linguaggio dell’immagine per parlare di contenuti civici, sociali e di grande impatto pubblico.Dalla sfida alla povertà e alla fame alla necessità di energia pulita e sostenibile, dal diritto ad un lavoro dignitoso all’uguaglianza di genere: sono solo alcune delle istanze indagate dai fotografi, le cui immagini sono capaci catturare l’attenzione e indurre l’osservatore a riflettere sui messaggi cui alludono. I fotografi protagonisti della mostra - Marta Baffi, Ylenia Bonacina, Riccardo Bononi, Elisabetta Gatti Biggi, Raul Iacometti, Francesca Moscheni, Giancarla Pancera, Graziano Perotti, Benedetta Pitscheider, Roberto Polillo, Lucrezia Roda, Lorenzo Terraneo, Vittorio Valentini e Fabio Zonta - hanno indagato le istanze della sostenibilità sociale e ambientale attraverso la propria personale poetica e muovendosi tra reportage, fotografia di scena, street photography.“La fotografia ha la straordinaria capacità di rapportarsi sia con la dimensione del reale che con la dimensione del possibile. Per questa ragione, talvolta ritorna alle sue origini – quando, prima di comprendere di esserne l’interpretazione, aveva vissuto l’illusione di identificarsi con la realtà –, in altri casi si appropria della sua grande capacità evocativa che la porta, se occorre, a far ricorso all’astrazione e al simbolismo. Questa è stata la linea guida che ci ha portato a raccogliere le fotografie che fanno parte della mostra, che ha costituito una vera sfida perché, se le parole hanno il vantaggio di poter descrivere analiticamente i temi, la fotografia non può che farlo in modo sintetico” - dichiara Roberto Mutti, curatore della mostra.Il messaggio che l’Ischia Film Festival intende lanciare con questa collaborazione è chiaro: utilizzare la Cultura in generale e il settore dell'audiovisivo in particolare come strumento per tutelare il Territorio, valorizzare le sue eccellenze e sensibilizzare, soprattutto i giovani, al rispetto dei grandi valori. Valori condivisi dal Festival fin dalla sua nascita, adottando da sempre una serie di scelte volte a proteggere l'ecosistema: proiezioni all'aperto, utilizzo di codici QR, pratica del riciclo, incoraggiamento a spostarsi a piedi verso i luoghi delle proiezioni.
La mostra è stata allestita presso il Carcere Borbonico del Castello Aragonese.