Ann Hidden, compositrice di fama, scopre il suo compagno, a cui è legata da 15 anni, abbracciato ad un'altra donna. Come la goccia che fa traboccare il vaso, Ann decide di mollare tutto e andare via dalla Francia. Non le rimane che la musica. Con la complicità di George, amico d’infanzia, parte alla ricerca delle sue origini e del suo destino. Nell’Italia del sud, davanti al golfo di Napoli, scopre un’isola, Ischia, e su quell’isola una casa, Villa Amalia.
Regista francese nato a Parigi il 5 febbraio 1947. Assistente alla regia di B. Borderie, M. Carné e M. Duras, dal ’70 lavora in televisione per l’Institut National de l’Audiovisuel. Debutta nella regia con “L’assassino musicista” (1976) un libero adattamento da F. Dostoevskij improntato a un minimalismo fantastico. Seguono “Les enfants du placard” (1977) e “Storia di donne” (1981), “Corpi e beni” (1986) e “I mendicanti” (1987). Attratto dai rapporti psicologici complicati e tortuosi, secondo la lezione di F. Lang, Jacquot sa raccontare anche il corpo e la fisicità in film come “Marianne” (1997) e “Il settimo cielo”. Nel 2005 ha fatto parte della giuria del Festival di Cannes. La sua passione per il teatro ritorna in “Tosca” (2001), dove codifica e decodifica il film-opera lavorando su tre piani differenti di rappresentazione, pur rispettando l’impianto drammaturgico dell’opera di Puccini.