Per più di un decennio tre documentaristi disfunzionali e molesti hanno accumulato centinaia di interviste per realizzare il film definitivo su Paolo Virzì. La loro ambizione di completare il film e ottenere riconoscimenti è stata costantemente minata dalla paura di risultare incompleti e di essere riconosciuti come dei falliti. Nell’estate del 2020, mentre l’Italia esce dal primo lockdown al grido di “Ripartenza!”, i tre improvvidi autori si chiudono in sala montaggio per cercare una conclusione, e condensare nella durata di un lungometraggio la vita e l’opera dell’oggetto della loro ossessione. I loro piani, però, saranno stravolti da forze incontrollabili.