Il 3 febbraio del 2016, alla periferia del Cairo, sul ciglio della superstrada per Alessandria di Egitto viene ritrovato il corpo senza vita di un ragazzo occidentale. Quel corpo ha le stigmate di indicibili torture. È una lavagna dell'orrore. Quel corpo ha un nome. Giulio Regeni, giovane ricercatore italiano, scomparso nove giorni prima. La cronaca di un sequestro e di un omicidio carichi ancora di risvolti oscuri, ma che con evidenza indicano il coinvolgimento degli apparati di sicurezza del Regime egiziano, si fa narrazione attraverso le voci, le testimonianze, il punto di vista, dei protagonisti di questa storia.