Sono le otto del mattino quando Marta, addentando una ciambella, sta tornando a casa dopo aver dormito da una zia. Un furgone si ferma: Mario, ragazzo affetto da ritardo mentale, la convince a seguirlo nella sua fattoria. L'allarme scatta subito, Marta ha solo sei anni. Nel paese arriva il commissario Sanzio, un poliziotto esperto, da poco trasferitosi in quelle zona un pò sperduta. Il più giovane collega Siboldi, residente in quelle valli, diventa la sua guida anche per conoscere i legami famigliari e affettivi della piccola comunità. I due, accompagnati da Alfredo, fedele collega di Sanzio dai tempi della sezione omicidi, si dovranno trattenere nel paese, perchè un altro delitto si sta per consumare; un crimine sicuramente nato in seno a una delle famiglie del paese, frutto di un legame affettivo o sentimentale. Tutti coloro che Sanzio incontra e interroga possono essere i potenziali assassini. Il commissario si addentra in questa storia con insolita partecipazione, anche la sua famiglia è attraversata da un forte dolore che scorre parallelo a quello dell'indagine.
E' stato a lungo assistente di registi come Nanni Moretti, Carlo Mazzacurati, Daniele Luchetti e Mimmo Calopresti. Dopo aver girato alcuni backstage di film e serie televisive, qualche filmato istituzionale e il 'diario' della Sacher "Bandiera rossa, Borsa nera", nel 2007 ha firmato il suo primo lungometraggio "La ragazza del lago", scritto insieme a Sandro Petraglia e ispirato al romanzo di Karin Fossum "Lo sguardo di uno sconosciuto". Il film, con i suoi autori e interpreti, è stato anche protagonista dell'edizione 2008 del premio David di Donatello vincendo 10 statuette tra cui quella per il miglior regista e regista esordiente assegnate allo stesso Molaioli.