C'era una volta un paese destinato a scomparire per sempre. Aggrappato ai suoi miti e alla sua resistenza, oggi esiste ancora. Un viaggio visionario e poetico nel tempo di Erto, il paese sopravvissuto al più grande disastro provocato dall'uomo in tempo di pace: il disastro del Vajont. Girato in 10anni, un “docu-sogno” in bilico tra concretezza e inconscio collettivo. Un ritratto emozionale che si dipana sul crinale di una domanda: qual è il confine tra preservare la propria memoria e il bisogno di sopravvivere al dolore e ritrovare la speranza?
Pluripremiato regista e poeta, attivista per i diritti umani e animatore culturale è nato a Torino. Ha trascorso la maggior parte degli anni ’90 viaggiando e scrivendo in Europa, sino a trasferirsi in Irlanda nel 2002, dove inizia la sua carriera cinematografica, e da allora vive e lavora tra Irlanda e Italia. I suoi lavori più conosciuti sono una combinazione di documentari, fiction e poesia ed esplorano temi sociali e di confine attraverso un approccio poetico e onirico, ricevendo un grande riscontro di pubblico e di premi internazionali. Il suo ultimo film “La luna sott’acqua”, definito “docusogno”, è un film documentario non convenzionale ed onirico improntato sulle vicende del disastro del Vajont, uscito nei cinema in occasione del 60mo anniversario del Vajont distribuito nei cinema ha riscontrato grande successo di critica e di pubblico. “La luna sott’acqua si è da poco aggiudicato il Premio Speciale della Giuria in Inghilterra al Crossing the Screen – Eastbourne International Film Festival. Definito documentario di poesia, Il suo film ‘TIDES (MAREE) – Storia di vite e sogni perduti e trovati (alcuni infranti)’ girato a Derry, in Irlanda del Nord, si è aggiudicato dalla sua uscita venti premi internazionali, tra cui il Premio Miglior Film ai Gold Movie Awards di Londra, il Premio Migliore Sceneggiatura al Teheran Documentary Festival. Ha collaborato con il rinomato direttore della fotografia norvegese Oddgeir Saether (Direttore della fotografia in “Inland Empire” di David Lynch.) con il quale Alessandro Negrini ha già collaborato nel film documentario prodotto dall BBC “Paradiso”, vincitore di 18 premi internazionali. In Italia “Paradiso” venne presentato in diversi cinema e teatri insieme al fotoreporter Mario Dondero. Ha collaborato inoltre con rinomati sceneggiatori e produttori, tra cui Margo Harkin (Hush bye Baby), David Wingate (Sceneggiatore di “Fucking Amal) David Gothard (ex direttore artistico del Riverside Studios di Londra e del Abbey Theatre, Dublino) e Michael Seeber (A Good American). Negrini è stato selezionato da uno dei più importanti critici cinematografici italiani, Adriano Aprà, nell'ambito di "Fuorinorma", il progetto divenuto un libro pubblicato da ArtDigiland, che seleziona il miglior cinema sperimentale italiano degli ultimi 15 anni. Attivista per i diritti umani, Alessandro Negrini è stato Direttore Artistico della “Festa del Cinema dei Diritti Umani di Cosenza”.