In un lembo remoto d'Italia alle foci del Po, c'è un piccolo paese: poche case isolate che una gru sembra avere incongruamente deposto in quel paesaggio piatto e desolato. Su questo scenario evanescente si disegna l'incontro tra Hassan e Mara. Lui è un meccanico tunisino, che con anni di onesto e duro lavoro si è conquistato stima e rispetto, lei una giovane maestra, che una supplenza ha portato lì. Giovanni, diciottenne aspirante giornalista, passa molto tempo ad aggiustare una vecchia motocicletta nell'officina di Hassan ed è qualcosa di più che un testimone della storia che nasce tra loro. Una storia che comincia sotto il segno dell'inquietudine, con Hassan che la notte spia Mara nella casa isolata in cui ha preso alloggio, e lei che dopo averlo scacciato intreccia con lui una relazione. Ma anche Giovanni a suo modo la spia: grazie alla sua abilità con i computer penetra nella posta elettronica di Mara e legge i messaggi che lei scrive e riceve. E di fronte alla svolta tragica e inaspettata che la vicenda assume, anche Giovanni volterà le spalle ad Hassan. Ma la vita è più contorta e dolorosa di quello che appare…
Nato a Padova nel 1956, Carlo Mazzacurati ha esordito nel 1979 con un film in 16mm, "Vagabondi". Ha poi diretto "Notte italiana" (1987, Nastro d'Argento e Ciak d'Oro), "Il prete bello" (1989), "Un'altra vita" (1992), "Il toro" (Leone d'Argento alla Mostra del Cinema di Venezia e Coppa Volpi per Roberto Citran), " Vesna va veloce" (1996), "L'estate di Davide" (1998), "La lingua del santo" (1999), "A cavallo della tigre" (2001), "L'amore ritrovato (2004). Nel 2000 ha poi firmato "Ritratti: Mario Rigoni Stern" "Ritratti: Andrea Zanzotto" e "Ritratti: Luigi Meneghello".