Nato intorno alla metà del XIX secolo in Sicilia, Consalvo, appartenente all’importante casata spagnola degli Uzeda, assiste alle svolte storiche che condurranno all’unità d’Italia e s’impregna della spesso cinica atmosfera di cambiamento che pervade la sua epoca, portando chi gli sta intorno, soprattutto il padre Giacomo, prepotente, arrivista e superstizioso, ad adattarsi a dominazioni e correnti politiche in nome del mantenimento di ricchezze e stato sociale. Consalvo è mandato a studiare in un monastero benedettino, dal quale esce, anni dopo, votato alla spensieratezza e all’arroganza. Anche l’amata sorella Teresa e il cugino Giovannino risentono presto dell’aria dei tempi. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Federico De Roberto.