San Pietrburgo, 1860. In seguito all'attentato di un membro della famiglia reale, lo scrittore Fjodor Mikhajlovic Dostojevskij incontra uno degli esecutori materiali che gli rivela l'intenzione di un nuovo omicidio eccellente e il nome di chi lo porterà a termine. Grazie all'aiuto di una fedele stenografa, l'uomo cercherà di fermare il piano sanguinario.
Regista, attore. Inizia la sua attività, come attore, nel 1951 con il film d'esordio di Carlo Lizzani, "Achtung! Banditi!". Recita ancora per Lizzani, ma anche per Luciano Emmer e Valerio Zurlini. Alla fine degli anni Cinquanta è l'aiuto-regista di Gillo Pontecorvo in "La grande strada azzurra" (1957), di Lizzani in "Esterina" (1959) e collabora con Elio Petri per "L'assassino", che esce nel 1961. Tra il 1958 e il 1959 esordisce alla regia con alcuni cortometraggi e nel 1961 realizza il suo primo lungometraggio, "Tiro al piccione. Nel 1964 "Una bella grinta" vince il Premio Speciale della giuria al Festival di Berlino. Nel 1971 il suo "Sacco e Vanzetti" si aggiudica la Palma d'Oro a Cannes. Grande appassionato di lirica, si è dedicato anche alla regia di opere liriche. Nel 1982 firma lo sceneggiato per la televisione "Marco Polo", girato in Cina. È stato direttore di importanti rassegne e di premi cinematografici ed è stato Presidente di Rai Cinema.