Il film documenta i tentativi di sfruttamento dell’energia eolica e di quella solare a beneficio degli abitanti del villaggio palestinese di Susia. Entriamo in contatto con individui straordinari schierati da un lato e dall’altro del conflitto. Cosa mancava alla vita perfetta di Noam Dotan? Cosa ha spinto lui e gli altri ad allontanarsi da una vita di successo per dedicarsi anima e corpo a un progetto per lo sviluppo di energia rinnovabile in un villaggio palestinese? Qual è il sogno, condiviso con i residenti di Susia, che si sta realizzando oggi? Hanno lavorato agendo direttamente sul territorio piuttosto che attraverso proteste e manifestazioni. Ci sono voluti tre anni per portare a termine il progetto, tre anni di incontri con gli abitanti di Susia, ma sono riusciti a fornire l’elettricità alle persone che vivono nelle tende e nelle grotte, illuminando letteralmente e figurativamente le loro vite.