Un viaggio nell'ultima tragica fase ludopatica di un ragazzo, Lorenzo, poco più che adolescente, che si distacca dal mondo amicale del gruppo dei pari per rincorrere le forti perdite derivanti dalla sua dipendenza dal gioco. In una qualsiasi cittadina di provincia del nord-Italia, una famiglia semplice e dignitosa composta da un padre muratore e da una madre casalinga che insegna al ragazzo i valori fondamentali della famiglia e del lavoro. Un forte legame unisce il padre al figlio, sottolineato dall'amorevolezza e l'orgoglio di un genitore che inizia il figlio al proprio mestiere e dall'amore di un ragazzo che mai vorrebbe deludere suo padre. Lorenzo, però, viene catturato dall'inferno delle slot-machine: mostri prodighi di facile danaro e dal fascino di sirene incantatrici dai colori caleidoscopici. Precipita, così, nel baratro della solitudine e della dipendenza, in un vortice sempre più forte che lo sospinge verso un'esistenza colma di rimorso e di sensi di colpa. Ispirato ad una storia vera, il film racconta la fase più critica del giocatore d'azzardo patologico, il Chasing, il “rincorrere le perdite”, dalla quale a volte si può venirne fuori, ma più spesso si soccombe. Lorenzo ha solo diciotto anni e ha alzato troppo la posta in gioco: la sua vita, che meriterebbe, al contrario, di essere giocata nel migliore dei modi.