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IFF, i documentari e i corti di stasera


Riflettori puntati sulla sezione corti e documentaristica

[Ischia 30 giugno] Nella prestigiosa cornice del Castello Aragonese avrà inizio sabato 30 Giugno la decima edizione dell'Ischia Film Festival, la kermesse cinematografica che da oltre dieci anni rappresenta un evento culturale di spessore internazionale nell’incantevole panorama della settima arte.
Otto giorni di proiezioni, dibattiti e incontri con figure di spicco del mondo della celluloide, che hanno meglio raccontato, attraverso le location, le vicende e le tradizioni dei territori filmati dalle macchine da presa.A inaugurare il Festival nella mirabile Cattedrale dell’Assunta, sarà “La tana del Bianconiglio”, cortometraggio benefico girato nel centro storico dell’Aquila, martoriata dal sisma del 2009.
Scritto e diretto dalla regista marsicana Linda Parente e interpretato da Maria Grazia Cucinotta, ospite dell’Ischia Film Festival nel 2008, il corto affronta il tema del difficile ritorno alla normalità in una città profondamente segnata dalla catastrofe.
A pochi passi dalla cattedrale barocca, sull’itinerario di levante, la terrazza della Casa del Sole ospiterà un cortometraggio di Giorgio Galieti. Il giovane regista romano presenta sull’isola verde il suo “Live Radio”, opera divertente e riflessiva che riscopre lo strumento radiofonico come un punto di riferimento per dar voce alle proprie ansie e frustrazioni.
A seguire, il debutto cinematografico di Alessia Scarso racconta, con una forte carica innovativa, la fine di un amore ai tempi dei social network. “Disinstallare un amore” è un’interessante riflessione sulla difficoltà di affrancare la memoria da un amore spezzato ai tempi di Internet. Un elogio della dimenticanza che ha suscitato il vivo interesse di numerosi Festival nazionali.
Concluderà le proiezioni della Casa del Sole il documentario "Voi siete qui", un mediometraggio italiano  squisitamente cineturistico. Un lavoro sulla memoria cinematografica della città di Roma alla ricerca dei luoghi che hanno edificato l'immaginario collettivo dei cinefili italiani. Selezionato alla mostra di Venezia del 2011, l'itinerario diretto da Francesco Matera, si riserva l'arduo compito di tornare nelle località immortalate dallo sguardo immaginifico dei più importanti cineasti italiani. Interviste e filmati originali accompagnano lo spettatore alla ricerca degli spazi idilliaci della città di Roma, ormai modificati dalla crescita bulimica della capitale.
La terrazza del Convento, a ridosso del convento delle monache, propone una piccola perla di produzione basca, diretto da David Zabala e Paul Urkijo, che affronta le paure infantili e la difficile integrazione con i propri compagni del piccolo Martin, bambino malinconico alle prese con l'ingarbugliato mistero della sparizione dei suoi calzini, catturati ogni sera da "Qualcosa sotto il letto".