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L'Ischia Film Festival ad Hong Kong per “Filmart” il più grande mercato dell’audiovisivo in Asia


HongKongFF1Grazie ad accordi intrapresi a Febbraio nel corso della Berlinale, Michelangelo Messina, direttore artistico dell'Ischia Film Festival ha intrapreso un lungo viaggio verso Hong Kong alla scoperta del cinema asiatico. "Filmart" (23 - 26 Marzo 2015) è infatti il più grande mercato asiatico dell’audiovisivo: in questa enorme fiera si vende e si compra il cinema asiatico, dalle produzioni del Wandong a quelle di Bollywood India.

In date prossime al mercato si svolge anche l'Honk Kong Film Festival per cui l'occasione di visione dei film spazia dalle proiezioni pubbliche e private degli espositori, alle numerose opere in concorso al festival.

HongKongFF3Chiaramente il direttore Messina sarà alla ricerca di opere attinenti alla tematica dell’Ischia Film Festival, ovvero quelle che raccontano la diversificazione culturale del territorio. Il caso vuole, tra l’altro, che una delle vincitrici della passata edizione del Festival di Ischia sia stata Wu Qing con la sua opera prima "Ashes to Ashes" dal Bejing.


Nella tre giorni dedicata al mercato ci saranno circa 400 proiezioni di cui 80 anteprime nazionali o mondiali. Obiettivo degli appuntamenti al mercato, anche la promozione del festival di Ischia con le sue straordinarie locations.
Insomma si tratterà di giorni molto impegnativi per l'inviato italiano ad Hong Kong, città dove quasi dieci anni fa proprio Messina ebbe occasione di parlare di cineturismo durante il primo convegno internazionale che si svolse alla Hong Kong Polytechnic University che lo aveva invitato come relatore europeo sul fenomeno.

HongKongFF2Ad aprire l'Honk Kong Film Festival molte anteprime mondiali tra cui “Murmur of the hearts” di Sylvia Chang, "The young patriot” del regista Dui Hiabin, e “A Man from Manchuria” del regista Tang Di. Oltre alle opere cinesi e dell’area asiatica in concorso ci sono molti titoli che abbiamo già visto al festival di Berlino come “Aferim” del regista rumeno Radu Jude o l'opera del visionario Peter Greenway “Eisenstein in Guanajuato”.

Le opere italiane in selezione sono soltanto due: “Vergine Giurata”, anche questo visto a Berlino, per la regia della giovanissima Laura Bispuri ed interpretato da una magistrale Alice Rorchwacher, e “Il capitale umano” di Paolo Virzì. Non manca un omaggio al grande Sergio Leone con il suo capolavoro “C’era una volta in America”.

Le proiezioni del più importante festival della Cina giunto quest’anno alla sua 39a edizione si svolgono in varie sale sparse sul territorio tra Kowloon e l’isola di Hong Kong, tra l’Hong Kong Cultural Theatre e il City Hall, tra Science Museum Lecture Hall e i due teatri del Convention and Exhibition Center di Hong Kong. Sul red carpet molti attori noti al pubblico cinese e qualcuno conosciuto anche in Europa attraverso qualche interpretazione nelle produzioni americane.

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